Approfondimenti

  • Home
  • Approfondimenti

Il permesso in sanatoria e lo stato di necessità

(Cons. Stato, sez. II, 20 febbraio 2020, n. 1262)

I presupposti per il rilascio del titolo abilitativo in sanatoria sono tassativamente individuati dalla legge e non consentono di invocare, quale ragione giustificatrice dell’intervento edilizio, l’eventuale stato di pericolo o di necessità.

Il Consiglio di Stato rammenta, inoltre, come la conformità dell’intervento rispetto alla disciplina urbanistica applicabile (al momento dei fatti e, contemporaneamente, a quello dell’adozione del provvedimento) debba essere valutata tenendo conto anche dei vincoli esistenti sull’area.

Leggi tutto “Il permesso in sanatoria e lo stato di necessità”

L’art. 42-bis del DPR n. 327/01, il giudicato restitutorio e la costituzione di una servitù di passaggio

(Cons. Stato, Ad. Plen., 18 febbraio 2020, n. 5)

L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato prosegue il percorso chiarificatore sull’ambito di applicazione dell’art. 42-bis del TU sulle espropriazioni.

In continuità logica con quanto stabilito dalla Ad. Plen. 2/2016, viene oggi chiarito che un giudicato restitutorio (civile o amministrativo) non preclude alla PA di costituire una servitù di passaggio sul bene di proprietà del privato, in quanto ciò non tocca la titolarità del diritto di proprietà.

Prima di tale affermazione, l’Adunanza Plenaria spiega come l’art. 42-bis del TUE possa trovare applicazione in qualunque ipotesi in cui il titolo legittimante la disponibilità del bene sia venuto meno, anche laddove si tratti – come nel caso di specie – di una declaratoria di nullità di un contratto di compravendita iure privatorum.

Leggi tutto “L’art. 42-bis del DPR n. 327/01, il giudicato restitutorio e la costituzione di una servitù di passaggio”

Il contratto ad oggetto pubblico secondo il Consiglio di Stato

(Cons. Stato, sez. II, 28 gennaio 2020, n. 705)

Con una decisione di ampio respiro, il Consiglio di Stato ha stabilito che le controversie riguardanti la fase esecutiva dei contratti ad oggetto pubblico – nella fattispecie costituito dall’accordo bonario sostitutivo del decreto di esproprio – rientrano nella giurisdizione del GA.

La sentenza, inoltre, riepiloga i presupposti che devono ricorrere per configurare la fattispecie del contratto ad oggetto pubblico, enfatizzando l’aspetto del collegamento con il potere pubblico.

Leggi tutto “Il contratto ad oggetto pubblico secondo il Consiglio di Stato”

La rinuncia abdicativa non è compatibile con l’espropriazione

(Cons. Stato, Ad. Plen., 20 gennaio 2020, n. 2)

L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha escluso che la PA possa ottenere il trasferimento del diritto di proprietà attraverso una rinuncia abdicativa implicita, ricavabile dal semplice fatto che il proprietario espropriato, in luogo dell’azione di annullamento, ha proposto unicamente un’azione risarcitoria.

Le ragioni poste a base della sentenza sono essenzialmente tre:

  • se la rinuncia vale a determinare la perdita del diritto in capo al privato, non altrettanto può dirsi rispetto all’acquisto da parte della PA;
  • la rinuncia verrebbe effettuata secondo il modello dell’atto implicito, di cui però difetta dei necessari presupposti formali;
  • la rinuncia abdicativa non è fornita di una idonea base legale, prestando quindi il fianco alle medesime critiche che l’ordinamento (soprattutto comunitario) aveva mosso nei confronti dell’istituto della occupazione acquisitiva.
Leggi tutto “La rinuncia abdicativa non è compatibile con l’espropriazione”

Il costo di costruzione non è “scomputabile” come gli oneri di urbanizzazione

(Cons. Stato, sez. IV, 31 dicembre 2019, n. 8919)

Interessante sentenza che chiarisce la diversa natura giuridica del costo di costruzione, rispetto agli oneri di urbanizzazione.

In particolare, viene negata la possibilità di assolvere all’obbligo di pagamento in moneta del costo di costruzione attraverso la modalità (eccezionale) prevista per gli oneri di urbanizzazione, costituita dalla realizzazione “a scomputo” delle relative opere.

La motivazione ruota attorno alla indisponibilità, per l’Ente impositore, dei crediti di diritto pubblico.

Leggi tutto “Il costo di costruzione non è “scomputabile” come gli oneri di urbanizzazione”